PERDONAMI MAMMA
Sono rimasto lì dove mi hai lasciato per due
giorni interi. Ho dormito sul ciglio della strada.
Ero terrorizzato dal rumore delle auto, ma non mi sono mosso, anche quando una di loro mi ha colpito e le altre suonavano forte contro di me.
Ieri sera una di queste auto si è fermata e lei è
scesa. Mi ha invitato a pranzo, ma ho detto di no. Mi ha invitato ad andare con lei e io ho detto di no.
Ho cercato di spiegarle che ti stavo aspettando,
ma non mi ha ascoltato.
Ha tirato fuori un guinzaglio e ha detto che non
potevo più stare lì. Mi sono ribellato ma ho finito per farmi la pipì addosso mentre piangevo!
Non ha capito che mi stava separando da te!
Mi ha preso contro la mia volontà.
Ero così triste perché sapevo che ti saresti
preoccupata.
Mi ha portato in questo posto ed io continuavo a dirle che dovevo tornare perché avresti pensato che ti avevo abbandonato quando avresti visto che non c'ero!
Ho continuato a gridare tutta la notte sperando che mi sentissi, ma non sei mai arrivata.
Io, che ti amo con tutto il cuore e l'anima, non ho
smesso di piangere da quando ci siamo lasciati.
Voglio che tu sappia che non ti farei mai una
cosa del genere.
Non so dove siate ora o perché abbiate fermato
la macchina e mi abbiate lasciato lì.
Probabilmente avevi qualcosa di molto importante da fare. Puoi venire a prendermi adesso, mamma?
Oggi ho mangiato perché avevo molta fame.
Ho anche dormito in un letto molto morbido.
E per sbaglio ho anche scodinzolato un po'.
Mi dispiace tanto, ti prego di perdonarmi.
Qui sono gentili con me, hanno detto che potevo restare con loro.
Mi chiamano Teo, ma ho già un nome.
Quando mi vieni a prendere puoi dirglielo?
Vedrete come sarà sorpresa quando le
spiegherete che si è trattato di un grosso errore.
Perché mamma, tornerai per me, vero?!?
TEO: recuperato investito, è solo un cucciolo di circa 7/8 mesi, taglia media contenuta, ovviamente nessuno lo ha cercato, nessuno lo sta cercando, non ha chip, ma di certo un umano prima lo aveva.
Lo abbiamo curato, è molto educato ed abituato a fare i bisogni fuori. Non facciamolo diventare un altro recluso.
