Il gatto nero porta sfortuna? Sfatiamo subito questo mito: è una creatura dall’indole affettuosa, la cui unica “magia” è portare gioia in casa. La domanda più comune, però, è un’altra: qual è la razza del gatto nero?
La domanda più comune, però, è un’altra: qual è la razza del gatto nero? In questa guida completa risponderemo prima alle domande più importanti che ti hanno portato qui, analizzando la questione della “razza” e le sue caratteristiche. Successivamente, esploreremo l’affascinante origine delle leggende e delle superstizioni per capire perché questo magnifico felino merita di essere amato, non temuto.
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ToggleQual è la razza del gatto nero?
Parlare di una singola “razza di gatto nero” è un’imprecisione. Il nero, infatti, non è una razza ma un colore del mantello che può manifestarsi in moltissime razze feline. Secondo gli standard felini internazionali, come quelli della Fédération Internationale Féline (FIFe), il nero è un colore ammesso in decine di razze.
Il gatto europeo nero: il più comune e diffuso
Nella maggior parte dei casi, un gatto nero che incontriamo è un Gatto Europeo. Questa è la “razza” più comune in assoluto, apprezzata per il suo carattere equilibrato, la sua intelligenza e la sua robustezza. Il suo pelo è corto, lucido e richiede poche cure, mentre gli occhi gialli o verdi creano un contrasto magnetico.
Il Bombay: l’unica razza esclusivamente nera
Se cerchi la “pantera da salotto”, la tua risposta è il Bombay. Questa è l’unica razza di gatto selezionata per essere esclusivamente nera. Ha un pelo cortissimo, setoso e nero corvino, e grandi occhi color rame o oro. È noto per il suo carattere estremamente socievole e quasi “canino”, che lo porta a seguire il proprietario per casa.
Altre razze notevoli dal manto nero
Molte altre razze con pedigree possono avere una meravigliosa colorazione nera:
- Persiano nero: raro ed elegante, con un pelo lungo e fluente che richiede molta cura.
- British Shorthair nero: massiccio e tranquillo, con un aspetto da “orsacchiotto”.
- Maine Coon nero: un gigante buono, la cui stazza imponente è accompagnata da un carattere dolcissimo.
Origine delle superstizioni: perché si parla di sfortuna (o fortuna)?
Ora che abbiamo chiarito l’aspetto della razza, possiamo esplorare le radici delle leggende. La fama sinistra del gatto nero nasce nel Medioevo, quando il suo colore veniva associato alle tenebre e alla stregoneria. Un motivo pratico rafforzò questa credenza: di notte, il suo passaggio improvviso spaventava i cavalli, causando incidenti e consolidando la sua reputazione di portatore di sventura.
Fortunatamente, la cultura moderna ha contribuito a ribaltare questa immagine. A dimostrazione di ciò si possono citare la canzone dello Zecchino d’Oro “Volevo un gatto nero”, il celebre romanzo “Il gatto nero” di Edgar Allan Poe, e il film “Gatto nero, gatto bianco” di Emir Kusturica.
Questa visione positiva si ricollega a culture antiche dove il gatto nero era un portafortuna. Gli Antichi Egizi lo veneravano come incarnazione della dea Bastet, divinità protettrice della casa e della fertilità, come documentato da fonti enciclopediche come la Treccani. In Giappone e nel Regno Unito è ancora oggi considerato un simbolo di prosperità e buona sorte.
Il vero carattere del gatto nero: oltre la superstizione
Chiedi a chiunque ne possieda uno: il carattere del gatto nero è l’esatto opposto della sua fama oscura. Numerose pubblicazioni accademiche sul comportamento felino confermano che il colore del mantello non ha alcuna correlazione con l’aggressività. Sono felini noti per essere particolarmente dolci, fedeli e socievoli, che amano le coccole e la vicinanza delle persone.
Adottare un gatto nero: un nuovo membro entra in famiglia
Scegliere di adottare un gatto nero significa molto più che portare in casa un animale: è la scelta consapevole di allargare la famiglia. È un gesto d’amore profondo che guarda oltre il colore del manto per riconoscere un’anima pronta a donare lealtà e affetto incondizionato. Combattere i pregiudizi insensati è il primo passo per costruire un legame che arricchisce la vita di tutti, specialmente in un contesto familiare con bambini e anziani.
Per questo, il 17 novembre, il Gatto Nero Day, assume per noi un significato speciale. Non è solo una ricorrenza per tutelare questi felini, ma una vera e propria celebrazione dell’amore che non conosce superstizione; un invito a più famiglie ad aprire le porte del proprio cuore e scoprire la gioia unica che solo un gatto nero sa portare.
Adottare un gatto significa anche prendersi cura di lui in modo responsabile: per questo è utile conoscere le risorse istituzionali, come l’Anagrafe degli Animali d’Affezione curata dal Ministero della Salute, che supportano ogni proprietario nella gestione corretta e sicura del proprio animale.
Se senti che la tua famiglia è pronta per ADOTTARE UN GATTO NERO, il nostro motore di ricerca può aiutarti. Collaboriamo con rifugi e associazioni animaliste che spesso ospitano gattini neri abbandonati o provenienti da colonie feline, tutti in attesa di una famiglia che li accolga.
