I cani ci parlano ma, non essendo dotati di parola, ci inviano messaggi utilizzando la comunicazione non verbale, un aspetto fondamentale per educarli e comprendere il loro comportamento, le loro esigenze e le loro necessità, ma anche le loro emozioni e i loro sentimenti.
Imparare a interpretare correttamente la comunicazione non verbale dei cani, attraverso l’osservazione delle movenze del loro corpo, delle posture, degli sguardi e dei piccoli segnali, talvolta impercettibili ad un occhio meno attento, possono aiutarci a capire ciò di cui hanno bisogno o cosa intendono comunicare e, di conseguenza, comportarci in modo adeguato, magari regalando una carezza in più o tenendoci a distanza, quando la situazione può farsi pericolosa.
Come fanno i cani a comunicare?
In realtà, i cani sono molto abili nell’utilizzare diversi canali per comunicare sia tra i propri simili sia con gli umani e gli altri animali.
L’evoluzione dell’interazione con l’uomo ha favorito lo sviluppo di un complesso sistema di comunicazione non verbale dei cani, che li ha portati a perfezionare la comprensione del nostro linguaggio verbale e non verbale, diventando dei veri esperti nella decodifica di ogni nostra parola, gesto e posizione del corpo.
Da parte loro, i cani hanno rafforzato la comunicazione visiva e olfattiva, oltre a quella tattile per rinsaldare le dinamiche all’interno del branco e acustica per interagire soprattutto con i loro compagni umani, di cui hanno grande stima e che riconoscono come punto di riferimento nella loro vita.
La marcatura del territorio è un esempio di comunicazione olfattiva molto efficace, che consente ai cani di lanciare un messaggio duraturo nel tempo e percepibile dai propri simili anche a notevoli distanze. Una vera carta d’identità sullo stato fisiologico e di salute dell’animale, dalla predisposizione all’accoppiamento all’appartenenza a un determinato branco.
I cani lanciano messaggi eloquenti anche con gli occhi, con le posture, con la mimica facciale e con i movimenti del corpo. Un’abilità che i cuccioli imparano a utilizzare sin dai primissimi mesi di vita e che riveste un ruolo essenziale nella loro vita sociale e nella costruzione di una relazione con i proprietari e gli altri animali.
Anche la comunicazione tattile è una competenza che i cani imparano sin da piccolissimi, principalmente dalla madre, che insegna loro a comportarsi in modo corretto e ad autocontrollarsi, dosando la forza e la vitalità prima nel gioco e poi nelle diverse situazioni della vita. Questo è il motivo per cui non bisogna separare troppo presto i cuccioli dalla madre, perché la mancanza di queste istruzioni indispensabili potrà avere ripercussioni sul loro comportamento da adulti.
Infine, i cani utilizzano la comunicazione acustica per comunicare soprattutto con noi umani. È stato infatti provato che i cani domestici usano una quantità maggiore di suoni e vocalizzi, rispetto ai loro cugini selvatici, introducendo un numero infinito di sequenze di suoni, frequenze, toni e volumi per esprimere sentimenti ed emozioni, come il piacere, la paura, il pericolo, la minaccia, lo stress e l’eccitazione.
Come interpretare la comunicazione non verbale dei cani?
Partendo dal presupposto che ogni cane è unico e diverso da tutti gli altri, anche il suo modo di comunicare sarà esclusivamente suo e solamente con l’esperienza e la vicinanza si potrà imparare a interpretarlo correttamente e senza fraintendimenti, eventualmente chiedendo aiuto a un educatore cinofilo esperto.
Questa sorta di comunicazione interna è un linguaggio che si sviluppa con il tempo e l’esperienza, grazie a molteplici tentativi e finché la relazione non diventa più profonda, intima e complice. Sicuramente l’osservazione costante, il contesto, gli stili di vita e un’interazione quotidiana possono fornire molte informazioni utili per creare una rapporto duraturo in cui basterà uno sguardo o un gesto per capirsi al volo.
Fortunatamente, i cani sono animali molto intelligenti e che cercano continuamente di farsi capire da noi umani utilizzando la comunicazione non verbale, diversi stratagemmi e mettendo insieme un vero vocabolario di gesti e comportamenti inequivocabili, come ad esempio il desiderio di fare attività fisica e di andare in passeggiata o il particolare abbaio all’avvicinarsi di un estraneo al cancello.
I segnali della comunicazione non verbale dei cani
Sebbene ogni cane sviluppi un modo tutto suo di comunicare con noi e lo perfezioni nel tempo, ci sono alcuni indizi che possono aiutarci a comprendere più velocemente il suo linguaggio non verbale.
In realtà, ogni volta che il nostro cane vuole comunicare è tutto il suo corpo a parlare con le espressioni facciali, la postura del corpo, la posizione delle orecchie e della coda e la direzione e l’intensità del suo sguardo. Una posizione nello spazio che ha forti intenti comunicativi e che definisce la relazione tra noi e il nostro amico a quattrozampe.
Solitamente, per verificare che il messaggio sia stato recepito correttamente dall’interlocutore umano, il cane attende qualche istante in modo da riceve un riscontro da parte nostra. Se l’esito è negativo ci riproverà o cercherà un’altra modalità per indurci a comprenderlo, utilizzando delle strategie di comunicazione non verbale sempre più specifiche e personalizzate.
I canali di comunicazione non verbale più utilizzati dai cani
Uno dei canali di comunicazione non verbale più utilizzati dai cani è senza dubbio lo sguardo, essenziale per esprimere il loro stato d’animo e le loro necessità. Un canale interattivo che include una serie infinita di strategie: dal cercare di attirare l’attenzione appropriandosi di un oggetto al voltarsi per indicare qualcosa di loro interesse come un giocattolo o la scatola delle crocchette.
In secondo luogo, i cani si esprimono assumendo varie posture, a seconda dell’informazione che intendono farci arrivare:
- Aggressività e rabbia: una postura eretta con le orecchie tese in avanti, la coda dritta e rigida, i denti scoperti e le pupille dilatate è un segnale evidente di ostilità e avversione, da cui è bene tenersi lontani.
- Paura e spavento: un cane che assume un atteggiamento remissivo con le orecchie abbassate, la coda tra le gambe, le pupille dilatate e il respiro accelerato è evidentemente in ansia e in cerca di rassicurazione.
- Relax: quando è rilassato e tranquillo, le orecchie del cane sono morbide e abbassate, la coda è bassa e morbida e le pupille sono normali.
- Amicizia: se sta cercando di instaurare una relazione, il cane tende a tenere la bocca leggermente aperta e la lingua appena visibile o appoggiata sui denti inferiori, le orecchie dritte, le pupille piccole, la coda morbida tenuta bassa.
- Attenzione: un cane in posizione eretta con le orecchie dritte, il muso rivolto verso la fonte di interesse, le pupille dilatate, la coda tesa e dritta sta mostrando interesse per qualcosa o qualcuno nelle vicinanze.
Dalla nostra capacità di osservare il linguaggio e la comunicazione non verbale dei cani dipende la comprensione dei loro segnali e il miglioramento dell’intesa e della relazione con loro. Sicuramente, sono molte le cose ancora da scoprire sui cani, sulla loro capacità di comunicare e di creare relazioni. Un viaggio lungo ed entusiasmante, che può regalare grandi soddisfazioni.
Se hai intenzione di ADOTTARE UN CANE, preparati a conoscerlo e amarlo anche attraverso i piccoli gesti quotidiani. I volontari delle strutture e delle associazioni animaliste che gestiscono i rifugi e i canili che collaborano con noi hanno una profonda conoscenza dei meccanismi di comunicazione non verbale dei cani e possono sicuramente aiutarti nel percorso di adozione del tuo amico a quattro zampe. Contattaci per saperne di più o leggi le testimonianze di coloro che parlano di noi!